lunedì 16 febbraio 2015

Mai senza te di Rebecca Donovan, recensione

Ciao amiche,
oggi vi parlo di Mai senza te di Rebecca Donovan pubblicato il 5 febbraio 2015 dalla Newton Compton. Di questa autrice lo scorso anno abbiamo letto il toccante "Il nostro segreto universo Trilogy": Una ragione per amore (qui), Una ragione per restare (qui), Una ragione per vivere (qui). 
Prima di cominciarvi a parlare di questo romanzo vorrei solo chiedervi di non fare l'errore di paragonarlo alla serie precedente... che se pur scritta molto bene a mio avviso in alcune cose è stata troppo eccessiva.


Titolo: What If

Autore: Rebecca Donovan

Casa editrice: Newton Compton

Data: 5 febbraio 2015

Genere: Young Adult







Cal Logan rimane di sasso alla vista di Nicole Bentley in piedi di fronte a lui, a un party in maschera a migliaia di chilometri dalla loro città natale. Nessuno infatti ha più avuto notizie di lei dal giorno del diploma, un anno prima. Ma la ragazza somiglia solo a quella Nicole per la quale Cal aveva una cotta. Il suo nome è Nyelle Preston e non ha idea di chi lui sia. Nyelle è impulsiva e audace, la sua passione per la vita è contagiosa. Proprio il contrario di Nicole. Cal ne resta completamente affascinato e avvinto. Ma Nyelle è anche molto riservata, fino all’eccesso. E più Cal scopre che cosa nasconde e meno vorrebbe sapere…





Non puoi cancellare le cose fingendo che non siano mai accadute

Non volevo leggere questo libro, ero sicurissima che non mi avrebbe preso ed ero ancor più convinta che l'inclinazione prepotentemente drammatica della Donovan mi avrebbe afflitto anche questa volta. Ma se pur ci troviamo di nuovo di fronte ad una storia il cui fulcro è l'elaborazione del dolore, per me Mai senza te è decisamente più bello della precedente trilogia ed è una lettura da non perdere per chi ama i libri incredibilmente dolci e che infondono speranza e voglia di vivere nonostante tutto.


Questa è la storia di un gruppo di piccoli amici che crescendo si sono trovati per varie circostanze, ai più sconosciute, divisi; Cal, Nicole, Richelle e Rae non avrebbero mai pensato un giorno che si sarebbero persi di vista. Entriamo in questa storia grazie ad una narrazione davvero molto particolare che ho apprezzato molto: ritroviamo Cal che narra in prima persona gli eventi del presente -siamo al primo anno di università- e si alternano poi i pov di Nicole e Richelle dalla quarta elementare, anno in cui Nicole si trasferisce nel quartiere di Cal, Rae e Richelle, fino all'estate dei diplomi.
Come sempre il POV maschile è adorabile, Cal è un personaggio sui generis rispetto ai vari protagonisti maschili che abbiamo conosciuto in tanti new adult. Lui è un ragazzo incapace di fare delle scelte e soprattutto di dire di no, lascia sempre che le cose succedano senza prendere una posizione sulla sua vita. Un giorno in un cafè incontra Nyelle, lei assomiglia tantissimo alla sua amica Nicole, quella che adorava da piccolo e che da grande lo ha allontanato inspiegabilmente da un giorno all'altro.
Cal è convinto che dietro Nyelle si nasconda la sua amica in una versione rivisitata che lui adora e vuole far di tutto per scoprire cosa sia successo. Nicole era la ragazza bellissima, perfetta, sempre molto impostata  e che non doveva mai deludere la sua famiglia, mentre Nyelle sembra a tutti gli effetti una "fuori di testa" pronta a tutto pur di sentirsi viva, una ragazza a cui non importa apparire ma essere, vivere, ma che in se nasconde una grande sofferenza... Comincia così la conoscenza tra Cal e Nyelle durante la quale si alternano momenti di pura follia, di indecisione, di panico... ma si può conoscere una persona per la seconda volta ed innamorarsene da capo? Si è possibilissimo!
Questo è un romanzo di crescita, che ci spinge a sperare e a credere nelle seconde possibilità, un romanzo che ci insegna a vivere giorno per giorno e ad accettarci per quello che si è, un romanzo che ci invoglia a lottare per i nostri sogni... un romanzo che ci dimostra quanto può far male una perdita. La storia di Cal e Nyelle ti entra dentro e ti imprime a fuoco nella mente l'importanza di riuscire a vivere la vita che desideriamo e non quella che gli altri hanno in mente per noi, l'importanza di sapersi imporre sulla propria vita senza lasciarsi travolgere, l'importanza di fare delle scelte perchè sono quelle che ci segneranno lungo il cammino per sempre.

Per quanto narri una storia d'amore Mai senza te non lo definirei propriamente, o solo, un romance ma più un romanzo corale sulla vita, sull'amicizia per poi giungere ad un finale inaspettato.
A volte potrebbero sembrare un po lenti e insensati gli eventi narrati ma vi assicuro che quando ogni tassello del puzzle andrà al suo posto tutto avrà un senso e ti dispiacerà voltare l'ultima pagina...
Infine se mai vi dovesse servire un'ulteriore incentivo per leggerlo ricordatevi che è un romanzo auto conclusivo...

Ve lo consiglio, Alessandra


Bello
Quasi assente





3 commenti:

  1. Non sono pienamente d'accordo con la recensione. Sicuramente il libro è scritto bene ma i continui ricordi passati mi hanno annoiata anche se necessari per capire la storia. Tutti i libri della Donovan sono un po' tragici... Ho preferito comunque la precedente trilogia!

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    1. Io sarò strana scusate, ma a me proprio la Donovan mi annoia a morte. La trilogia ho fatto l'errore di leggere il primo libro di un pesante pazzesco e mi sono fermata lì nel sapere che Emma che pareva tanto innamorata di Evan prima lo tradisce con Drew poi nel seguito si mette con un altro. La Donovan aveva in mano personaggi che poteva sviluppare in modo armonioso e invece si è persa in lungaggini sulle suppellettili delle case in descrizioni noiose che io saltavo e il personaggio di Emma è risultato di un'incoerenza a livello sentimentale assurda mentre per restare in una casa in cui veniva maltrattata invece no.Troppo tragici davvero le sue storie anche se devo dire questo libro di Cal e Nicole mi è piaciuto, non mi ha fatto impazzire cmq sempre meglio della trilogia.

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  2. Concordo con Alessandra.. ho fatto un pochino di fatica a collinare tutti i pezzi del puzzle ma poi tutto ha a tuo senso. . Il fatto che sia autoconclusivo poi dal mio punto di vista è un pro non indifferente.

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