martedì 16 giugno 2015

Ragina Rossa di Victoria Aveyard, recensione

Care CrazyForFantasy,
vi rendiamo partecipi di una grande uscita Regina Rossa di Victoria Aveyard. Sappiamo che non è il solito genere che ritroviamo sul nostro comodino, ma per chi ha amato Hunger Game, Divergent e The selection.. questa sarà la prossima serie di successo. E prima di scoraggiarvi leggendo “distopico”, tenete presente che qui ci sono non uno, non due, non tre, bensì quattro ragazzi: la protagonista avrà un bel po’ da fare per destreggiarsi. E ricordate: la prima regola da imparare è non fidarsi di nessuno, il tradimento è dietro l’angolo!


Serie Red Queen

0.5 Queen song – Settembre 2015, inglese
1 Regina rossa - 1 Giugno 2015
2 inedito - febbraio 2016, inglese
3 inedito - febbraio 2017, inglese

Autore: Victoria Aveyard

Editore: Mondadori

Genere: Distopic /romance



Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità.
Mare ha diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure il suo sangue è rosso...
Mare rappresenta un’eccezione destinata a mettere in discussione l’intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei ribelli Rossi.
Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro l’altro e Mare contro il suo cuore.
Regina Rossa apre una nuova serie fantasy vivida e seducente dove la lealtà e il desiderio rischiano di esseri fatali e l’unica mossa certa è il tradimento.



La prima domanda che vi farete è: questo libro è un distopico, perché leggerlo e di conseguenza attendere ben due anni per terminare la trilogia? Me lo sono chiesto anche io, ma solo alla fine della lettura ho capito il perché: ne vale la pena.
La seconda domanda è: la Mondadori è impazzita ad acquistare i diritti di “Regina Rossa”, se i tempi sono cosi lunghi? Anche qui la risposta è no, “perché ne vale la pena”!
Ma veniamo alla storia, sto fremendo per spoilerarvi tutto il libro!


Semplicemente non posso dire altro che OH MY GOD! Esatto, questo libro è fantastico e segue la scia delle più famose trilogie del suo stesso genere, e nonostante ne riproponga elementi che le caratterizzano, il risultato è davvero inaspettato.
Mare, è una ragazza di diciassette anni, che vive in un mondo diviso in rossi e argentei.
Rossi, come il sangue che versano nei lavori più umili, e soprattutto in guerra: sono coloro che si piegano al governo e al potere di chi detiene la forza, senza ribellarsi e subendo le ingiustizie che il futuro già scritto riserva loro.
Argentei, come ciò che viene esibito, di valore e migliore di ogni altra cosa: loro hanno la forza, nel loro sangue argenteo scorrono dei poteri sovrannaturali. Loro controllano le menti, possono creare illusioni, o avere una forza sovraumana, o il potere di controllare le piante, o l’acqua. Loro sono semidei.
Mare è una rossa, ed il suo destino si sta compiendo. All’età di diciotto anni dovrà partire per il fronte, come è già accaduto per i suoi tre fratelli maggiori.
Un incontro notturno con uno sconosciuto le cambia la vita. Si ritroverà al Palazzo.
Il destino però le ha riservato qualcosa di molto diverso da ciò che credeva.
Inizia così “Regina Rossa”. Ma siamo solo ai primissimi capitoli. Pian piano scopriremo le carte in tavola. Innanzitutto conosceremo lo “sconosciuto” che si fa chiamare Cal.

Voglio staccarmi da lui, ma non posso farlo, punto e basta. 
Cal è una roccia a picco sul mare e io mi sto spingendo 
oltre il limite, senza preoccuparmi di cosa 
potrebbe comportare per entrambi.

Solo a nominarlo inizio a sorridere: lui è misterioso, attraente, duro, determinato, ma anche dolce e comprensivo. Ma a Palazzo tutti nascondono qualcosa, ed è necessario diffidare da tutti.
Mare però, ha qualcosa di diverso da tutti i Rossi, e questa sua diversità fa si che la famiglia reale la tenga con se, offrendole in matrimonio Maven. Maven, non è Cal, ma è altrettanto bello, e dolce, e c’è una cosa che lo distingue da Cal: lui la comprende appieno, come lei riesce a comprendere la sua situazione, sono perfetti insieme. Ma vogliamo parlare di Lucas?
Eh.. allora Lucas è la guardia del corpo di Mare, è un ragazzo che sta sempre sulle sue, ma è sempre disponibile e sempre pronto ad aiutarla: lui c’è sempre.
 Però per completare il quadro c’è una cosa da sapere.. è anche colpa di Kilorn se Mare adesso si trova nei guai. Si conoscono da una vita, sono cresciuti insieme, ed insieme hanno coltivato questo profondo sentimento, che porta Mare a volerlo salvare a tutti i costi. Tutti i costi: anche quello di rischiare la propria vita. Kilorn però sa il fatto suo, e vuole solo dimostrarlo, o almeno avere l’occasione di farlo.
Ora.. ho difficoltà a non accennare alle varie relazioni tra i vari personaggi, per evitare di spoilerarvi: i distopici sono cosi, una volta dato un indizio la storia perde. Comunque posso dirvi che ero indecisa tra due ragazzi, e alla fine ho fatto la mia scelta: peccato che il mio preferito mi abbia letteralmente presa per i fondelli. Non potevo crederci. L’Aveyard è stata molto brava!
Per non parlare di come si svolge la storia, un intrigo dietro l’altro, personaggi spregevoli, tradimenti a non finire. Bellissimo!

Ma cosa manca ancora? Tranquilli amanti del genere, le rivolte non mancano: la lotta per la libertà è solo all’inizio. La Guardia Rossa inizia a farsi sentire e a spaventare gli argentei. E come potrebbe Mare non dare il proprio contributo, ritrovandosi inoltre al posto giusto nel momento giusto?
“Regina Rossa”, come vi ho accennato, ripropone temi già utilizzati nei più grandi distopici degli ultimi tempi (Hunger Game, Divergent, The Selection), ma ciò non rovina affatto la lettura: l’autrice è molto brava a mescolare le giuste dosi di questi elementi, creando cosi un qualcosa di spettacolare. Un piccola pecca la si riscontra nel modo di scrivere, ma viene oscurata dal contenuto avvincente del libro. Per chi ama questo genere, questo libro è assolutamente da leggere, non ve ne pentirete.
Per il resto dei lettori, anzi delle lettrici... non avete voglia di scegliere il vostro preferito?

Un abbraccio, Cinzia.




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