giovedì 1 settembre 2016

L’uomo che inseguiva i desideri di Phaedra Patrick, recensione in anteprima

Buongiorno Crazy,
oggi vi parliamo in anteprima del romanzo d’esordio di Phaedra Patrick, L’uomo che inseguiva i desideri, che è stato pubblicato da Garzanti oggi 1 settembre. Un viaggio alla ricerca della felicità delle piccole cose: ecco cosa troverete in questo romanzo dolce e malinconico, il cui protagonista vi rievocherà il meraviglioso vecchietto del film Up e la cui storia vi scalderà il cuore.

L’uomo che inseguiva i
desideri Titolo: L’uomo che inseguiva i desideri
Autore:
Phaedra Patrick
Serie:  non fa parte di una serie
Editore: Garzanti

Data: 1 settembre 2016
Genere: Narrativa
Categoria: viaggio introspettivo
Narrazione: terza persona, pov maschile
Finale: No cliffhanger
Coppia: Arthur Pepper, pensionato inglese di 69 anni, vedovo, in cerca di risposte sul passato della moglie.


Da un anno, ogni mattina, Arthur Pepper si sveglia alle sette e compie con esattezza gli stessi gesti. Si veste seguendo un ordine preciso, mangia una fetta di pane tostato, poi alle otto e mezzo si mette a sistemare il giardino. Questo è l’unico modo per superare il dolore per la perdita dell’amata moglie, Miriam, dopo tutta una vita passata insieme. Solo così gli sembra di poter fingere che lei sia ancora con lui. Ma il giorno del primo anniversario della sua scomparsa, Arthur prende coraggio e decide di riordinare gli oggetti di Miriam. Nascosta tra gli stivali, vede improvvisamente una scatolina. Dentro c’è un braccialetto con dei ciondoli: sono a forma di tigre, fiore, elefante, libro e altri piccoli oggetti. L’uomo sulle prime è perplesso; la moglie non indossava gioielli. Ma poi guarda con più attenzione e si accorge che su un ciondolo è inciso un numero di telefono, che Arthur non può fare a meno di chiamare subito. È l’inizio della ricerca e delle sorprese. Seguendo i ciondoli Arthur compie un viaggio che lo porta su un’assolata spiaggia di Goa che ha visto la donna giocare con un bambino indiano, a Londra da un famoso scrittore, in un’accademia d’arte dove è custodito un ritratto di Miriam da giovane, a Parigi in una raffinata boutique, in un castello della campagna inglese dove incontra una tigre, e in tanti altri luoghi che non aveva mai visitato. Un viaggio che gli fa scoprire una Miriam sconosciuta, ma che ha ancora tanto da insegnargli. E gli ricorda che l’amore è sorprendersi ogni giorno, per tutta la vita e anche oltre. L’uomo che inseguiva i desideri è un caso editoriale straordinario. Conteso in tutto il mondo, è stato venduto in oltre venti paesi. Ha scatenato l’entusiasmo dei librai che l’hanno letto in anteprima e che l’hanno già proclamato il libro dell’anno. Una favola piena di magia sull’amore e la gioia di sorprendersi ogni giorno, anche per le piccole cose.


Prima di cominciare a parlarvi di questo libro, devo fare un piccolo avvertimento per sgombrare eventuali dubbi e permettervi di godervi pienamente la lettura. L’uomo che inseguiva i desideri appartiene più al genere della narrativa che a quello del romance vero e proprio e ha per protagonista un uomo anziano, ma i sentimenti e le emozioni descritte in questo libro sono così autentiche e coinvolgenti che non dovreste avvertire alcuna nostalgia per il nostro genere preferito.
L’autrice, al suo esordio, ci racconta, in terza persona, la storia di Arthur Pepper, un pensionato di York, sulla soglia dei settant’anni rimasto vedovo da un anno. La morte dell’adorata moglie Miriam, sua fedele compagna per quarant’anni e la madre dei suoi figli Dan e Lucy, ha profondamente colpito Arthur. La vita di quest’uomo buono e abitudinario sembra in stallo: Miriam era la sua luce e ora che se n’è andata tutto sembra grigio e spento.  L’uomo si è chiuso nel suo dolore e nella sua solitudine, nascondendosi dietro una confortante routine che consiste quasi unicamente nell’annaffiare la felce Frederica e nello sfuggire ai tentativi di socializzazione dell’esuberante vicina Bernadette. La morte di Miriam ha influito moltissimo anche sul rapporto tra Arthur e i suoi figli che, ormai grandi e con le proprie vite, si sono dimenticati del padre e lo hanno lasciato solo in una casa piena di bellissimi ricordi, ma che sono, purtroppo, solo ricordi. 
Ma la vita di Arthur sta per avere uno scossone inaspettato; l’uomo trova, tra gli effetti personali della moglie, un braccialetto con appesi dei ciondoli, ognuno diverso dall’altro (da qui il titolo originale The Curious Charms of Arthur Pepper). Arthur non ha mai visto prima il braccialetto e quando, con suo enorme stupore, trova un indizio in uno dei ciondoli, comincia una sorta di caccia al tesoro, il cui premio finale sarà la scoperta del passato di Miriam, un passato di cui lui ignorava l’esistenza.
Seguiremo Arthur in questa sua avventura che lo metterà di fronte a nuove esperienze e che gli permetterà di incontrare nuove persone ed insieme a lui scopriremo chi era Miriam: una moglie, una madre, una giovane donna con dei segreti.
Arthur vi sorprenderà e conquisterà con la sua dolcezza, con il suo amore incrollabile per la moglie, con la sua tenacia e gentilezza. Dalle sue azioni, dai suoi pensieri e dai suoi gesti, impareremo ad amare anche il ricordo di Miriam e della loro solida e tranquilla vita insieme.
Pian piano i ciondoli riveleranno ad Arthur ciò che la moglie aveva vissuto prima di conoscerlo e percepiremo i turbamenti di un uomo che si sente spaesato e tradito al pensiero di essere stato escluso da una parte della vita della moglie; ma allo stesso tempo ammireremo il suo amore fortissimo per lei, per la vita felice che hanno vissuto, per la famiglia che hanno creato.
Mi si è stretto il cuore molte volte nel leggere della solitudine e della nostalgia di Arthur, nel vedere come anche i figli soffrono per la perdita della madre e delle loro difficoltà di comunicazione; così come ho avvertito la tenerezza e l’amore di cui è colmo il cuore di Arthur.
Il libro è permeato da un velo di malinconia e di quella tristezza che solo l’assenza di una persona cara può generare, ma non diventa mai una lettura deprimente o pesante. Ed il finale mi ha addolcito e soddisfatto.
L’autrice è stata capace di creare dei personaggi secondari ben definiti e perfetti per affiancare Arthur, un protagonista degno di questo nome.
Eh sì, forse non sarà un aitante maschio tutto tatuaggi e arroganza, ma Arthur Pepper ha conquistato un posto speciale nel mio cuore grazie alla sua capacità di amare senza se e senza ma, grazie al suo coraggio, alla sua tenacia nel voler cambiare la sua vita e alla sua normalità disarmante: il nonno, il padre, il marito che tutte vorremmo avere, con i suoi difettucci e le sue abitudini bizzarre, ma con un cuore che sa cosa significa la parola amore.

Un abbraccio,
Liliana




L’uomo che inseguiva idesideri

1 commento:

  1. Ciao Liliana! Che bella recensione!!
    In questi giorni ho letto qualche recensione in anteprima di questo libro, e sono tutte molto positive!
    È davvero un libro che vorrei leggere al più presto! :) :)

    RispondiElimina

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