martedì 7 marzo 2017

Come se non ci fosse un domani di Agnès Ledig, recensione

Buonasera a tutte le crazy lettrici e i crazy lettori!
Oggi vi parliamo di Come se non ci fosse un domani, dell'autrice francese Agnès Ledig. Una perla di romanzo che rischia di passare inosservato e che invece è davvero speciale. Due protagonisti "rotti", che si conoscono, si amano e si "aggiustano" reciprocamente. Ma non illudetevi che sia tutto così semplice e scontato, tutt'altro.

Come se non ci fosse un domani Titolo: Come se non ci fosse un domani
Autore:
Agnès Ledig
Serie:  non fa parte di una serie
Editore: Mondadori

Data: 21 febbraio 2017
Genere: contemporary romance
Categoria: seconde possibilità
Narrazione: prima persona, pov multiplo
Finale: No cliffhanger
Coppia: Romeo, pompiere ricoverato in condizioni disperate; Juliette, infermiera del raparto di terapia intensiva.


Romeo fa il pompiere e, nel tentativo di salvare la vita a un bambino imprigionato in un appartamento invaso dalle fiamme, cade dall'ottavo piano di un palazzo e viene ricoverato in condizioni disperate in ospedale. Juliette, infermiera nel reparto di riabilitazione di quello stesso ospedale, ha modo di conoscerlo durante gli interminabili giorni in cui i medici cercano di rimetterlo in sesto dopo l'incidente.
Entrambi soffrono. Romeo per non potersi occupare della sorella adolescente, ribelle e fragile che ha bisogno di lui, e Juliette perché da anni cerca invano di avere un figlio, a costo di tenere al suo fianco un uomo che non la rispetta e la tratta spesso male.
L'incontro casuale tra queste due persone ferite nel loro intimo, che riescono a trovare nel presente una ragione di vita, sconvolgerà il loro destino e quello di chi hanno intorno.
Come se non ci fosse un domani è una bella storia d'amore scritta in modo empatico e sincero. Quello di Agnès Ledig è un universo affettuoso in cui si muovono personaggi fragili e veri che spesso ci assomigliano. L'autrice tende la mano alle persone segnate, e il suo messaggio è che l'amore per la vita deve trionfare su tutto nonostante le difficoltà.



Mi sono innamorata alla prima pagina di Romeo. È l'eroe di ogni tempo, quello che sta sempre dalla parte dei buoni, coraggioso a qualsiasi costo, difensore dei deboli, grande e grosso. E fa il pompiere di professione. Quando ha un grave incidente sul lavoro viene ricoverato e affidato alle cure di un'infermiera più grande di lui. Tutto questo accade nelle prime venti pagine del libro ed è qui che ti chiedi "Cosa potrà mai raccontare la Ledig nelle restanti duecento pagine?"
Invece la vicenda si complica con l'entrata in scena di nuovi personaggi, prima fra tutti la sorellina adolescente di Romeo, poi l'amico infermiere di Juliette, un prestante e atletico ragazzone con la passione per la cucina e i dolci e una gran bel rapporto di fiducia reciproca con la nostra protagonista. Tutti loro interagiscono in un milione di sfumature diverse di dialoghi e di gesti. E la storia prende nuovi colori.
Conosciamo il retroscena della vita solo apparentemente semplice dei due protagonisti. Juliette ha un lavoro che ama ma una vita coniugale difettosa: lei vuole a tutti i costi un figlio, il suo compagno no. Lei ha un concetto della coppia onesto, sincero, fiducioso. Lui no. È un egoista, un uomo padrone, un bastardo (perdonatemi la parola, scommetto che quando leggerete sarete d'accordo con me). Conosciamo il rapporto intenso dei due fratelli Romeo e Vanessa, e quello che hanno con il nonno, un simpatico signore dal cuore fragile ma di grande forza d'animo.
E restiamo incantati da una saggia e bella signora di ottantaquattro anni, Malou, la nonna di Juliette, una filosofa della vita e del destino. È infatti a lei che sono affidati i momenti di maggiore introspezione e risolutivi della storia. A lei sono affidati i pensieri del narratore che guida le varie marionette fino alla fine dello spettacolo.
I personaggi si susseguono su questo grande palco ma l'occhio di bue è a turno puntato su una donna: a volte Malou, più spesso Juliette, spesso anche Vanessa. Gli uomini fanno contorno, eccetto Romeo, l'unico personaggio maschile di cui abbiamo pensieri e ricordi.
Juliette fa uno strano percorso al contrario. All'inizio della vicenda sembra la più forte di tutti, quella che sa come muoversi e a chi indicare la via. Ma pian piano perde la sua sicurezza, i suoi punti fermi, fino a ridursi spaventata e annebbiata.
Romeo e Vanessa sono invece quelli che crescono durante la narrazione. Fuori rotta, preoccupati e diffidenti, impareranno la fiducia, l'amore, la pazienza. Ma sopra tutti loro veglia la mano leggera del burattinaio che è il destino. La Ledig ha una penna davvero fantastica nella descrizione delle sfaccettature di ogni sentimento. Merita tutta la nostra attenzione.

Buona lettura!
Cri



Come se non ci fosse un domani









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