lunedì 28 agosto 2017

La mappa che mi porta a te di JP Monninger, recensione in anteprima.

Ben trovate Crazy,
iniziamo la settimana con la recensione in anteprima di La mappa che mi porta a te di J.P. Monninger, in uscita domani 29 agosto edito dalla Sperling e Kupfer. Tante di voi molto probabilmente oggi sono tornate alla triste quotidianità, abbandonando spiagge, sole e lettini, ma pensate al fatto che da questa settimana si riparte con tante nuove uscite pronte a colorare il vostro autunno e nell'immediato a rendere il vostro rientro più sopportabile... iniziate scoprendo la particolarissima storia di Heather e Jack!

Paper Prince Titolo: La mappa che mi porta a te
Autore:
J.P. Monninger
Serie: No serie
Editore:
Sperling & Kupfer
Data: 29 agosto 2017
Genere: new Adult
Categoria: on the road
Narrazione: prima persona
Finale: no cliffhanger
Coppia: Heather, ragazza appena laureata che sta per assunta in banca; Jack, giornalista in pausa dal lavoro del Vermont



L'amore ci trova. Sempre. È l'estate dopo la laurea, quella della libertà e dei progetti, quando il futuro ti inebria con le sue infinite possibilità e la vita sembra invitarti a percorrere mille strade diverse. Quell'estate, al termine del college, Heather parte per l'Europa con le amiche del cuore. È un viaggio zaino in spalla, alla scoperta della magia del vecchio continente, i romanzi di Hemingway a farle da guida da una capitale all'altra. Ad attenderla al suo ritorno negli Stati Uniti c'è un avvenire già accuratamente tracciato: un impiego sicuro, l'inizio di una carriera importante, le aspettative della famiglia. Ma su un treno notturno da Parigi ad Amsterdam, ecco, inaspettato, l'incontro con Jack, capace in un istante di cambiare il corso del suo viaggio e della sua vita. Jack non segue gli schemi. Lui, la carriera e le aspettative, se le è lasciate alle spalle senza rimpianti. Ora sta attraversando l'Europa seguendo un itinerario annotato in un vecchio taccuino: apparteneva a suo nonno che, dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale, si era concesso di conoscere meglio quei Paesi prima di tornare in America. Per Jack, quel diario è un tesoro prezioso e non esita a condividerlo con la ragazza che lo ha conquistato in un istante. È così che le traiettorie di Heather e Jack si uniscono, in un viaggio dell'anima che è scoprirsi e amarsi, vedere con gli stessi occhi spettacoli mozzafiato, nutrirsi di poesia, suoni, profumi. È un'estate unica, in cui tutto è un sogno possibile. Ma quando, come ogni estate, volgerà al termine, Heather e Jack dovranno decidere se restare compagni di viaggio per la vita o tornare alle rotte prestabilite. Sul loro destino pesa un segreto. E sarà la più grande prova d'amore.




È l’amore a trovare noi.
L’amore ci trova, ci attraversa e prosegue il proprio cammino. 
Non siamo noi a trovarlo, così come non siamo noi a trovare l’aria o l’acqua; 
ma senza aria o acqua non possiamo vivere,
così come non possiamo vivere senza amore. 
L’amore è essenziale e sempre presente, come il pane. 
Ti basterà cercarlo per vederlo dappertutto e non restare mai senza.

Heather e le sue due amiche si sono appena laureate, prima di fare il salto nel mondo degli adulti e buttarsi a capofitto nel lavoro decidono di rendere reale il loro sogno di sempre: partire alla scoperta dell'Europa in un avventuroso viaggio oltreoceano. Al ritorno una prestigiosa banca di New york aprirà le porte a Heather, quindi parte tranquilla e a cuor leggero che ad attenderla al ritorno ci sarà un roseo futuro professionale. Heather non aveva però previsto che lungo il viaggio avrebbe fatto la conoscenza di una persona che gli avrebbe stravolto la vita, una persona con la quale ha subito instaurato un feeling particolare. Lei è la classica ragazza a cui piace pianificare, avere tutto sotto controllo, concreta e che si concede questo viaggio come unica fuga della realtà alla scoperta delle grandi capitali in compagnia di Hemingway. Jack invece affronta  i giorni uno alla volta, senza fare programmi, pronto a godersi ogni attimo del viaggio che sta affrontando e che non ha certo lo scopo di visitare le più rinomate mete turistiche. A guidarlo è il piccolo diario del nonno che porta sempre in tasca con se, un diario che segna le tappe che il nonno ha toccato quando è finita la Seconda guerra mondiale prima di riuscire a tornare a casa nel Vermont.
Heather e Jack sono fondamentalmente diversi, ma alla fine del viaggio si ritrovano più simili e legati che mai, come ha scritto Anna Carson...

 "L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.

...e loro, contaminandosi l'uno con le paure e le speranze dell'altro, sono sicuramente cambiati, migliorati, indissolubilmente legati dalla convinzione di aver trovato entrambi la propria anima gemella... ma... ma... ma a volte la vita è bastarda!
La mappa che mi porta a te dalla trama potrebbe ricordare un mix di libri che affrontano il tema del viaggio on the road e del cambiamento, ma se è vero questo è anche vero che leggendolo vi renderete invece conto che è profondamente diverso per tante cose.
In primis le esperienze vissute dai personaggi sono molto particolari e lontane dei soliti schemi, ci porteranno a conoscere piccole storie e luoghi magari sconosciute ai molti ma che sicuramente meritano di essere viste, affronteranno il viaggio in una maniera insolita, a volte bizzarra, ma sempre alla ricerca delle emozioni, e questo è sicuramente un grande lato positivo del libro.
Jack è un personaggio favoloso, mastodontico fuori e cucciolo dentro, irriverente all'esterno ma dall'animo sensibile. Heather sarà subito stregata dai modi di fare di questo ragazzone del Vermont che incontra sul treno diretto verso Amsterdam... e lo sarete anche voi! Sarete ammaliati dal suo modo di intendere la vita, il suo voler cogliere l'attimo e tenerelo impresso nel cuore e non su una fotografia da pubblicare su facebook! Jack vi insegnerà a vivere l'attimo e a renderlo unico...

«E se evitassimo di fare fotografie?» mi chiese.
Abbassai il telefono. «Perché dovremmo evitarlo?»
Passò lentamente la mano sul muso del cavallo e subito ricominciò a parlare in tono serio ma garbato.
«Non voglio sminuire l’esperienza», mi spiegò. «O trasformarla in un’istantanea. Voglio godermi questo momento con i cavalli. E con te. Non sopporto l’idea di scattare foto a tutto. Come se quello che sta accadendo adesso fosse una messinscena da immortalare, scattando fotografie da riguardare in seguito o da postare su Facebook. Significa annacquare quello che stiamo vivendo. Questa è la mia opinione, almeno.»
«Quindi non fotografi mai niente?»
Lui si strinse nelle spalle e scosse la testa. «Voglio ricordarmi di essere stato qui con te», continuò. «E voglio ricordarmi di Cignetto e dell’odore di caffè, di cavallo e di stallatico. Voglio pensare al fatto che mio nonno è stato qui, e al piacere e al sollievo che la vista dei cavalli gli ha procurato. Sarà anche una cosa da stupidi. Non lo so.» 
«Secondo me non è una cosa da stupidi, Jack.»


L'unica pecca che ho trovato nel libro è stata quella di perdersi in alcune scene non utili allo svolgimento della storia e dilungarsi su particolari irrilevanti a volte perdendo di vista i protagonisti e l'evolversi dei loro sentimenti rimasti in alcune occasioni inespressi. Questo ha fatto si che nella fase centrale il libro si adagiasse facendo perdere un po' il ritmo, ritrovato poi alla grande in un finale dolce amaro -anche questo un po' allungato oltremisura a dire il vero- che a me però ha convinto pienamente. Voi forse non ci crederete ma sapete cosa ho amato di più del finale? La mancanza dell'epilogo perchè tutto è stato perfetto così, con quell'ultima scena da brividi. E come ha detto qualcuno...

Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi (Anonimo)

...certamente Heather e Jack lo ricorderanno e lo rivivranno per sempre questo viaggio, e forse anche voi se vorrete regalarvi questa lettura.

Alla prossima, Alessandra





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