sabato 10 febbraio 2018

Per sempre mia di Jennifer L. Armentrout. Recensione.

Ciao Crazy.
Oggi vi parlo di Per sempre mia di Jennifer L. Armentrout pubblicato da Editrice Nord il 25 gennaio scorso. Si tratta della versione italiana di Till Death, un romanzo standalone con il quale l'autrice, ben nota al pubblico italiano per i suoi bellissimi new adult e per le famosissime saghe paranormal young adult, sperimenta un nuovo genere per lei. Infatti siamo alle prese con un vero proprio thriller...curiose di sapere come è andato questo esperimento dell'Armentrout?





Titolo: Per sempre mia

Autore:  Jennifer L. Armentrout

Editore: Nord

Data: 25 gennaio 2018

Genere: Thriller/romance

Categoria: serial killer

Narrazione: prima persona, Pov femminile

Finale: no cliffhanger




Ti cerco da sempre. 
Non ti ho mai dimenticata. 
Adesso non mi sfuggirai… 

È bastato un battito di ciglia per mandare in frantumi il mondo di Sasha Keeton. Da studentessa come tante, in un attimo si è ritrovata prigioniera di un serial killer. Lo Sposo l’ha tormentata per giorni, e solo un miracolo le ha permesso di fuggire. E da allora non ha più smesso di fuggire. Nemmeno quando ha saputo che lo Sposo era morto, nemmeno per riabbracciare Cole, il ragazzo che stava imparando ad amare. Per dieci anni, Sasha è rimasta il più lontano possibile da casa. Adesso però è stanca: il suo sogno è sempre stato quello di gestire il bed & breakfast di famiglia, ed è arrivato il momento di realizzarlo. E, non appena rivede Cole, si rende conto che aveva anche un altro motivo per tornare… 
Cole Landis non si è mai perdonato per quanto accaduto quella notte. Avrebbe dovuto accompagnare Sasha, invece di lasciarla tornare da sola. Per dieci anni ha cercato di rifarsi una vita, pur sapendo che esisteva solo una donna capace di renderlo felice. Ecco perché, ora che il destino gli sta dando una seconda occasione, Cole è determinato a coglierla. Ma è davvero possibile ricominciare tutto da capo, ignorando il passato? In città nessuno sembra aver dimenticato e Sasha ha sempre l’impressione di essere spiata. Poi lei e Cole trovano i finestrini della macchina sfondati e una macabra sorpresa sul sedile posteriore. Infine il cadavere di una donna viene rinvenuto proprio nel luogo dove lo Sposo abbandonava i resti delle sue vittime, e Cole capisce che Sasha è di nuovo in pericolo. Ma stavolta la proteggerà, anche a costo della vita… 


A più di due settimane dalle lettura di Per sempre mia sono finalmente qui, mi è dispiaciuto non essere riuscita a scrivervi prima il mio parere ma il tempo è tiranno. Devo dire che, però, questo tempo mi è servito per schiarirmi ben bene le idee perché questa lettura mi ha lasciato con non pochi dubbi.
Ovviamente, a essere messo in discussione non è lo stile dell'autrice, che è sempre eccellente, ma proprio questa prima incursione nel genere thriller fuso al romance.
Partiamo dal presupposto che la componente romance di questo libro è davvero debole, e chi pensa quindi di approcciarsi a questo romanzo credendo di trovare una delle solite storie emozionanti che subito ti rapiscono dell'Armentrout, rimarrà deluso. Io ho trovato che la storia d'amore fra Cole e Sasha fosse sterile e senza trasporto, come se l'autrice avesse volutamente accantonato la sua innata predisposizione a creare personaggi indimenticabili per far concentrare il lettore sulla trama gialla, che invece desta subita attenzione.
Sasha è una sopravvissuta, una donna di ventinove anni che dieci anni prima era riuscita a sfuggire alla morte. Lo Sposo, questo il nome del serial killer, l'aveva rapita che era solo una ragazzina, ma lei grazie alla sua forza e alla sua tenacia ce la fa a scappare dopo giorni e giorni di torture e vessazioni, scampando così a un destino certo.
Questo l'ha portata ad allontanarsi per anni dalla sua cittadina e dalla sua casa per sfuggire dall'accanimento mediatico e per dimenticare e guarire. Dopo dieci anni decide, però, di ritornare nella sua città natia perché si sente di nuovo pronta a ricominciare, ma casualmente, o forse no, cose strane e inquietanti tornano ad accadere in questo tranquillo paesino che ancora vive nell'ombra de Lo Sposo.  Sarà un emulatore? O pure coincidenze?
E su questo scenario che si apre e si dipana il libro, fra macabri accadimenti, insolite coincidenze e inquietanti scoperte. Alcune cose sono facilmente intuibili, ma comunque il mistero si fa seguire e mantiene facilmente alta l'attenzione del lettore, che aspetta di scoprire se il suo primo dubbio è fondato, ma non vi dirò se lo è, tranquille!
Quindi promossa la parte thriller del romanzo perché nonostante la semplicità e la linearità della storia risulta piacevole, per essere perfetta a mio avviso l'autrice avrebbe solo dovuto "darkeggiarla" un po' di più, facendo delle maggiori incursioni nel periodo della prigionia di Sasha, perché chi ama questo genere ama anche sapere i dettagli un po' più sordidi che qui invece sono stati volutamente tagliati, forse per far rimanere il libro un po' adatto a tutti suppongo. Però un po' più di accanimento avrebbe data al libro sicuramente quella marcia in più.
Resta nel complesso una lettura molto carina anche se molto diversa dalle altre dell'Armentrout e che anche solo per fedeltà a questa autrice va fatta.
Ahh, non vi ho parlato di Cole, brevemente: non pervenuto!

Alla prossima, Ale












2 commenti:

  1. amo particolarmente questa autrice.
    Il libro mi è piaciuto

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  2. Appena iniziato!! Amo questa autrice, spero non mi deluderà :D

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