mercoledì 25 aprile 2018

Bandit di B.B. Reid, recensione in anteprima

Ciao bimbe,
Bandit di B.B. Reid è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta del primo capitolo di una duologia dark romance, che ha avuto ottime critiche in America, scritta da una misteriosa quanto talentuosa autrice che arriva in Italia per la prima volta grazie alla Always publishing il 26 aprile 2018. Ci racconta la storia di Mian Ross, giovanissima figlia di un malvivente che, per una serie di sfortunati eventi, si ritrova mamma single nell'impossibilità di sostentare suo figlio e se stessa. La sua unica chance di salvezza è andare nella villa dell'ex socio di suo padre a rubare per poter comprare quanto le serve per suo figlio. Ma sulla sua strada troverà Angel Knight, il figlio del socio di suo padre, che ha ereditato il suo impero del crimine e che la ritiene responsabile della sparizione di un oggetto importantissimo per la sua famiglia. Per questo la costringe a rimanere sua prigioniera finché non gli avrà detto dove ha messo quanto gli è stato sottratto. Ma Mian è tosta e non si arrenderà tanto facilmente, anche quando il gioco tra i due si farà durissimo. Siete curiose di saperne di più? Allora venite con me a Chicago, e preparatevi a scendere negli abissi più bui dell'animo umano.





Serie Il duetto rubato

1. Bandit, 26 aprile 2018

2. Knight, prossimamente

Autore: B.B. Reid

Editore: Always Publishing

Genere: Dark romance

Categoria: Odio\amore


Mian Ross è la giovanissima figlia di un malvivente che si ritrova, dopo che suo padre è stato arrestato per l'omicidio del suo socio, sola e con un figlio, senza alcun mezzo di sostentamento. Disperata e senza altre vie d'uscita le rimane un'unica possibilità per trovare soldi: andare a rubare in casa proprio dell'ex socio di suo padre, sperando di non trovarci Angel Knight, suo figlio ed erede del suo impero del crimine, con cui ha passato l'adolescenza e per il quale aveva una profonda cotta. Mian viene ovviamente scoperta dai due compari di Angel, Z e Lucas, i quali però ricevono l'ordine da Angel stesso di lasciarla andare. Ma la libertà per la giovane dura davvero poco. È convinto che Mian gli abbia sottratto un oggetto molto importante per la sua famiglia, che rappresenta l'eredità della stirpe dei Knight, e per questo la tiene segregata, costretta a umiliazioni e privazioni, minacciando di fare del male al suo bambino se non si deciderà a dirgli dove lo ha messo.
Mian lo odia profondamente da quando lui la respinse ancora ragazzina, e le complicate vicende avvenute tra le loro due famiglie non aiutano certo il loro rapporto; è quindi determinata a non cedere al suo ricatto e alle sue violenze psicologiche, è tosta, temprata dalla vita, e non vuole assolutamente darla vinta al suo carnefice.
Angel di contro deve lottare contro la vera e propria ossessione che ha sempre avuto nei confronti della ragazza fin da quando era ancora una bambina e il padre gliela aveva affidata perché le facesse da baby sitter. Ma l'eredità della famiglia è troppo importante e l'odio che prova verso il padre di Mian, l'assassino di suo padre, viene proiettato anche contro la ragazza. È uno scontro tra titani, devastante e impetuoso, e l'esito, vi assicuro, non è affatto scontato.

Mie care Crazy, mi sento in dovere di darvi un avvertimento prima che vi accingiate alla lettura di Bandit, e lo voglio fare in maniera brutale, quindi passatemi il linguaggio colorito: questo romanzo vi fotterà il cervello e ve lo lascerà sull'orlo del climax, lì a penzolare sospeso, senza riuscire a vedere la fine del baratro e senza sapere se in fondo ci sarà del morbido o dura roccia. E, anche se sembra incredibile, è proprio questo il bello di Bandit, un libro diverso, un romance nero come la pece, brutale e faticoso, ma dal quale non ci si riesce a staccare, la cui lettura è imprescindibile, anche se si sa già che il finale è sospeso, e che la sospensione è drammatica. Non lasciatevi scoraggiare dal fatto che è un dark; certo di romanticismo ce n'è davvero pochino, e la drammaticità della situazione in cui si viene a trovare Mian a causa di Angel rende facile l'immedesimarsi con l'eroina e di conseguenza odiare lui. Per apprezzare Bandit bisogna andare oltre le apparenze e lasciare la mente aperta, perché vi renderete conto che niente è come sembra, a cominciare dai sentimenti che i protagonisti provano l'uno per l'altro: è un amore, il loro, che il risentimento ha trasformato in odio, ma l'odio è solo una sfumatura dell'amore profondo che li lega, Mian e Angel sono stati uniti dal destino a dispetto di tutto, il loro legame non è sano, è un'ossessione, è una malattia, per questo riescono solo a ferirsi, esternamente ma soprattutto internamente, e la parte della loro storia narrata in questo romanzo non ci lascia grande speranza per il futuro, ma sono fiduciosa, l'autrice troverà di certo il modo di indicare ai suoi personaggi una strada comune da percorrere insieme.


Mian mi ha colpito particolarmente come protagonista: giovane ma temprata dalla vita, è un fiore d'acciaio, fragile solo in apparenza ma dura e all'occorrenza tagliente se deve difendere se stessa o suo figlio, Angel non la spezzerà e riuscirà solo a piegarla temporaneamente perché le conviene farlo, e durante la lettura viene spontaneo fare spudoratamente il tifo per lei, è impossibile non stare al suo fianco e augurarle finalmente un po' di tranquillità. Angel è il classico bandito duro in apparenza ma dal cuore tenero, o meglio, incapace di opporsi o anche solo gestire l'ossessione che ha per la sua giovane prigioniera. È costretto a mantenere una facciata, una maschera impenetrabile di grande freddezza e profondo autocontrollo, ma ogni sfida, ogni insulto, ogni gesto di ribellione lo portano sempre di più al limite, la vicinanza stessa con la ragazza che tormenta i suoi sogni da anni lo porta sull'orlo del baratro, ma è fondamentale che riesca a mantenere il controllo proprio per la sua sopravvivenza e per quella del piccolo Caylen. Facilissimo innamorarsi di lui, tutte vittime della famigerata sindrome di Stoccolma,  imbambolate di fronte al fisico scolpito, alla sensualità felina e prepotente, al briciolo di perversione che sembra quasi uno scudo e a quella punta di dolcezza che solo ogni tanto fa capolino da sotto la corazza; ci dovrà spiegare molte cose nel secondo capitolo della storia e non vedo l'ora di conoscere ogni sfumatura di questo cavaliere nero dall'armatura più tenera di quello che vuole far credere. Intorno a loro si muovono una serie di personaggi più o meno secondari, alcuni davvero interessanti come i due migliori amici di Angel, Z e Lucas, per i quali spero che l'autrice prenda in considerazione l'idea di farci conoscere le storie e i destini, o la giovane Anna, unica amica di Mian

Preparatevi quindi a farvi incasinare il cervello da questa storia che riuscirà a minare le vostre certezze, che vi catapulterà in un mondo che potrebbe non essere quello che sembra, dove la menzogna sembra realtà e l'apparenza a volte è finzione, e mettete in conto il fatto che per conoscere come finirà dovremo aspettare la prossima estate. Non abbiate paura dell'attesa, non potete, assolutamente, non conoscere subito Mian e Angel, ci sono alcuni finali sospesi che devono essere affrontati e questo è uno di quelli, non si può sempre vivere della facile tranquillità dei libri autoconclusivi, bisogna provare il brivido dell'avventura ogni tanto per sentirsi vivi, e leggere Bandit è il miglior modo di mettersi alla prova. Osate, se avete coraggio!
A presto

Zia D.










7 commenti:

  1. Ciao a tutte libro stupendo letto in un gg
    ma volevo sapere il secondo libro uscirà nel 2018 o dovrò aspettare molto di più
    Grazie

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  2. Solo una parola: MERAVIGLIOSO <3

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  3. Fantastico 😍 spero solo arrivi presto il secondo!

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  4. Finito adesso di leggere, stupendo speriamo di non aspettare molto per il seguito

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  5. Libro fantastico, meraviglioso di quelli che vorresti non finissero mai, unica pecca la traduzione, in alcuni punti ho fatto fatica a capire il concetto per via dei refusi. Speriamo che il 2 esca presto e soprattutto speriamo facciano piu attenzione alla traduzione che a mio parere è importante tanto quanto la storia. Per il resto questo libro entra di diritto tra i miei INDIMINDIMENTICABILI

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